lunedì 24 febbraio 2014

Un'altro amico se n'è andato...

Un'altro amico se n'è andato. Non faceva parte del nostro gruppo ma ne faceva parte, eccome, con i sui testi e le sue musiche.
Ci siamo cresciuti in mezzo alle sue parole. Che erano poesie. Che ci hanno lasciato il segno, che ci hanno fatto capire.
Molti di loro se ne sono andati: De Andrè, Battisti, Gaber..... ma rimarranno sempre con noi. E quando eravamo giovani li ascoltavamo, li ascoltavamo e li ascoltavamo; adesso li capiamo.
Massimo rispetto a Francesco e a tutti gli altri.


Fancesco di Giacomo, leader del Banco del Mutuo Soccorso


http://www.youtube.com/watch?v=2T1oKGynRVs
Ed onore e gloria ad un nostro mito scomparso da poco ,questa non l'avete mai sentita..dovuto ad una nostra fetta di storia.
Da ascoltare davvero attentamente !!! è l'ultimo pezzo ,se aggiungi un bicchiere di vino ti torna tutto, bah,,,come sono fuori?
http://www.youtube.com/watch?v=ngpI2re0tLs
LUCA 


So...Carlo che è al difuori del contesto...e forse inappropiato??( cazzoddetto), ma stasera ho voglia di capire ..cosè e come si costruisce un amicizia,be sarebbe una lunga e frastagliata storia...cazz,,meglio lascia fare..ma ??per far capire....specie a qui Giozzo di mio amichissomo Marino , Fabio ,Urfo,Bugy,Sciaqua,insomma noiattri, icche vor dire ( sempre abbiano ?? avuto il tempo e la cortesia di ascoltare la canzone di addio a FRANCESCO DI GIACOMO sopra citata) dicevo...icchevordire IMAGO MUNDI ,,,a questo punto...la riascolterete !!! gnoranti.
IMAGO MUNDI
Vivere nel modello

Che cosa vuol dire vivere nel modello?
Quando adottiamo un modello - che è una nostra costruzione - ce ne dimentichiamo facilmente.
Per noi diventa assolutamente normale che le cose, il mondo, siano proprio così e non possano essere altrimenti... sarebbe contrario allo stesso buon senso.
Luca






sabato 22 febbraio 2014

La Bottega di Figaro

Innanzitutto per queste foto ringrazio Fabrizio Checchi, che era il batterista del gruppo.
Mi ha contattato qualche mese fa rincorrendomi sul web - a volte su internet succedono cose incredibili - ed io ne ho approfittato chiedendogli se avesse foto di quel periodo. Dopo qualche giorno mi ha inviato queste chicche.
La Bottega di Figaro è stato il gruppo storico di Impruneta e di noi ragazzi di allora. Era composto da Stefano alle tastiere, Fabio alla chitarra, Fabrizio alla batteria, Franco al basso e a volte c'era Furio, altro componente di rimpiazzo alla batteria quando Fabrizio non c'era.
Quanta musica ho ascoltato da loro, ed erano anche bravi. Stefano con il suo organo Hammond era veramente bravo di impostazione beatlesiana, Fabio con la sua Fender Stratocaster e stavo incantato a guardare i passaggi negli assoli, Fabrizio alla batteria con una impostazione un po' più jazzistica alla Peter Erskine di Furio che era più alla Ringo Starr, e Franco con i suoi potenti giri di basso. Per me era il top vederli suonare dal vivo ed ascoltare da loro i bei pezzi rock di allora.
La svolta epocale per noi fu quando alla Casa del Popolo decisero di fare nei locali sotto il cinema una discoteca.... una specie di eresia per i dirigenti di partito di allora, ma bene o male si fece. E ci partecipammo un po' tutti, chi con molte risorse e chi anche con poco tempo ma era il nostro locale! Nacque così L'Officina. I soldi erano pochi per cui si arrangiarono con macchine scassate prese dagli sfasciacarrozze, segate a metà per farne dei divanetti, e per insonorizzare la sala usarono quantità industriali di vernice antirombo da macchina sulle cui qualità fonoassorbenti nutro serissimi dubbi ma in compenso se ti appoggiavi alle pareti automaticamente ti antirombavi i vestiti. Il palco e il soppalco erano fatti con tubi Innocenti. Ricordo che c'erano molte zone decisamente buie dove i più arditi (e ovviamente accoppiati) si davano da fare in ricche pomiciate. Il tutto era decisamente molto "sovietico" ma era il nostro locale e a noi andava benissimo così. Che bello era il sabato, serata per eccellenza, ritrovarsi li sotto con gli amici a fare casino e a ballare, io che sono sempre stato negatissimo per il ballo....
Li spesso ci suonava la Bottega di Figaro a dei volumi assurdi. Credo che ancora oggi in quei locali, adesso adibiti a tutt'altro, si possano sentire in lontananza i bestemmioni che volavano quando c'era da mettere sul palco l'Hammond di Stefano che pesava una cosa impossibile....
Non so quanto sia durata l'Officina e la Bottega di Figaro, dopo un anno me ne andai per venire qui a Torino.
Chissà se suonano ancora i ragazzi. Fabio lo so che suona ancora, fa le serate con una sua amica, chitarra e voce, mi piacerebbe sentirlo. Fabrizio suona con i figli per divertimento. Stefano ha fatto una carriera da musicista ma adesso non so. Franco e Furio non lo so. Fabrizio mi ha raccontato che tempo fa hanno fatto una specie di reunion dove in una sala prove si sono ritrovati a suonare insieme e dove dice che si sono divertiti molto.
Sarebbe veramente bello se facessero una reunion ufficiale con relativa serata, come i veri gruppi di allora che si ritrovano oggi, suonano e stanno bene insieme. Perchè la musica unisce e fa bene all'anima.

Comunque è stato bello.


Fabrizio, Franco, Fabio e Stefano

magica Fender Strat, era un VOX AC30 quell'amplificatore?

Stefano e il suo Hammond

Fabrizio, Fabio, Stefano e Franco


Fabrizio e pipa, che fa serioso....

Fabrizio o Cat Stevens????

All'officina ...hhahhahah.....come esera grulli !!!!!!!! mi sembra di vedere ancora Urfo ballare...altro che Celentano !! ed i baci nelle topolino tagliate in due..il soppalco dove andavamo a pomiciare indisturbati...come s'era umbrattati di antirombo nero ,,con qui ganzo di Cappelli , che di notte lavorava e di giorno dormiva.
Le prime briacheeeeeee...i primi amori...che bei ricordi.. a riguardo metto una canzone INDELEBILE !!!
Luca 


ed io rilancio con questa https://www.youtube.com/watch?v=k4qFlJzA844 altro pezzo che loro suonavano divinamente, almeno Fabio e Stefano erano decisamente di scuola Beatlesiana e si sentiva...
Carlo





domenica 9 febbraio 2014

In fondo a un cassetto

Quando si fa un trasloco molte cose per incanto spariscono e non si ritrovano più, altre per magia ricompaiono. E' il caso di queste due foto che ho trovato giorni fa in fondo a un cassetto dove ho buttato manciate di cose, senza sapere cosa erano, in questo ultimo cambiamento di casa qui a Torino.
Sono foto scattate nel 1971, ci eravamo appena trasferiti da Firenze a Impruneta. Per me era stata la chiusura di un periodo buio della mia prima vita e l'inizio di un secondo periodo per molti versi ancora più tenebroso rischiarato solo dalla luce di un faro potentissimo: quello dei miei nuovi amici. Posso sinceramente dire che aver trovato loro è stata una grandissima fortuna. Senza Fabio, Marino, Piero, Luca, il Tapa, Maurino, Balis, Doriano, Anna e tutte le ragazze ed i ragazzi di allora molto probabilmente ora non sarei qui a scrivere su questo diario.
Nella prima foto quell'acciugone un po' Battisti, un po' Jimi Hendrix (mio idolo 1) con tunica pseudohyppiesimilindiana sono io, 15 anni. Che se fossi stato biondo mi sarei atteggiato anche a Robert Plant dei Led Zeppelin (mio idolo 2) bastava solo che non mi lavassi i capelli con il Soflan e avrei avuto i ricci lunghi sulle spalle... ma si poteva essere più deficiente? Però... che bei tempi! (e non ho foto di quando andavo in giro con la pelliccia maxi di lapin, o con i jeans a zampa d'elefante con tutte le passamanerie cucite sopra e stivaletto d'ordinanza, o con solo il pellicciotto interno del montgomery ma rivoltato, che sembravo un pastore sardo.... mah!)
La Rita Hayworth al mio fianco è mia sorella Monica, anni 13. Capisco perchè Fabio ci perse la testa allora, era decisamente una bella ragazza, un peccato che la vita l'abbia uccisa.
Questa foto per me rappresenta il punto zero di questa avventura, di li a pochi giorni avrei conosciuto tutti i ragazzi e sarebbe, per me, cominciata una nuova vita.
Nella seconda foto invece sono sempre io con mia zia Giuliana, la sorella di mia madre, che viveva a Trieste e che nei momenti più terribili della mia famiglia veniva a farci un po' da madre. Donna di una simpatia e sensualità incredibile. Anche lei se n'è andata, un vero peccato... le ho voluto un gran bene.



1971, io e mia sorella


1971, io e mia zia Giulia

Purtroppo ultimamente sono un po' carente di foto vecchie del gruppo, ed i ragazzi sono troppo pigri per mandarmene. Ma prossimamente andrò a trovarli a Impruneta e mi porterò lo scanner così potrò aggiornare questo diario con materiale nuovo.

musica che mi ha ispirato questo post You belong to me dei Doobie Brothers dall'album Livin' On The Fault line  seguito dall'album Ultimate Collection del loro cantante nonchè fondatore Michael McDonald
ma quanto mi piace!!!!


Come etteri bellino !!! anche Monica non scherzava !! ciao GRANDE !! 

Ma la tua musica ellaummipiace , tu sei i solito alternativo ...prima cosa un mi riesce capire icchedicano !! che son della bassa ??? mah..ti perdono !!senti questa..http://www.youtube.com/watch?v=U0NKHZHmC3Y Luca