Lascia lente le briglie del tuo ippogrifo, o Astolfo,
e sfrena il tuo volo dove più ferve l'opera dell'uomo.
Però non ingannarmi con false immagini
ma lascia che io veda la verità
e possa poi toccare il giusto.
Da qui, messere, si domina la valle
ciò che si vede, è.
Ma se l'imago è scarna al vostro occhio
scendiamo a rimirarla da più in basso
e planeremo in un galoppo alato
entro il cratere ove gorgoglia il tempo.
Per me, questo testo del Banco del Mutuo Soccorso (In volo, 1972) è Doriano.
Qualche mese fa, tornando al paese a ritrovare gli amici, siamo andati a Greve dove Doriano, che ha un banco di abbigliamento e intimo, stava facendo il mercato. Erano circa 30 anni che non lo vedevo, lui si era un po' distaccato dal gruppo ed io ormai ero a Torino da anni. Ma sempre e forte era il desiderio di rivederlo.
Io in questi anni di sicuro sono cambiato molto e a stento mi avrebbe riconosciuto, allora mi sono avvicinato da solo al suo banco recitando una parte di questo testo. Doriano si è come bloccato guardandomi ma dopo una manciata di secondi si è ripreso ed ha finito i versi del Banco. Poi gli si sono illuminati gli occhi, mi ha sorriso e dopo un "maremmamaiala, Sciacqua!...." ci siamo abbracciati forte e poi ci siamo demoliti di sfottò per una decina di minuti.
Che gioia per me, 30 anni sono tanti, ma sono niente se paragonati alla profondità dell'amicizia ed a un testo di una canzone che è stata una bella cornice per i bei quadri di vita vissuti insieme.
Ciao Doriano, lascio a te decidere.
nei boschi della Panca
nei boschi della Panca
il cenacolo
vacanze in campeggio in Toscana
Piero, Marino, Riccardino, Doriano
vedi sopra. Il filosofo viene giustiziato...
Luca e Doriano
un capodanno di parecchi anni fa Massimino (Virga) e Doriano
Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.
Lenta nel tuo cigolio
stai schiacciando le mie ossa e la mia volontà
Meccanismo fatto di croci
coi tuoi fantocci attaccati
che pendono dai tuoi raggi
e girano coi tuoi ingranaggi
va...
Va la ruota va
un colpo non lo perde mai
Cambia i volti non cambia niente
lo sperma vecchio dei padri
ho urlato forte la mia rabbia
ma agonizzo anch'io anch'io
Ah ruota gigante
perché dunque mi fai pensare
se nel tuo girare
la mente poi mi frenerai
Va la ruota va
un colpo non lo perde mai
mai e va.
Luca
stai schiacciando le mie ossa e la mia volontà
Meccanismo fatto di croci
coi tuoi fantocci attaccati
che pendono dai tuoi raggi
e girano coi tuoi ingranaggi
va...
Va la ruota va
un colpo non lo perde mai
Cambia i volti non cambia niente
lo sperma vecchio dei padri
ho urlato forte la mia rabbia
ma agonizzo anch'io anch'io
Ah ruota gigante
perché dunque mi fai pensare
se nel tuo girare
la mente poi mi frenerai
Va la ruota va
un colpo non lo perde mai
mai e va.
Luca
lenta nel tuo cigolio
RispondiEliminastai schiacciando le mie ossa e la mia volontà
Meccanismo fatto di croci
coi tuoi fantocci attaccati
che pendono dai tuoi raggi
e girano coi tuoi ingranaggi
va...
Va la ruota va
un colpo non lo perde mai
Cambia i volti non cambia niente
lo sperma vecchio dei padri
ho urlato forte la mia rabbia
ma agonizzo anch'io anch'io
Ah ruota gigante
perché dunque mi fai pensare
se nel tuo girare
la mente poi mi frenerai
Va la ruota va
un colpo non lo perde mai
mai e va.
Luca