giovedì 12 dicembre 2013

Dorianeide




Lascia lente le briglie del tuo ippogrifo, o Astolfo,
e sfrena il tuo volo dove più ferve l'opera dell'uomo.
Però non ingannarmi con false immagini
ma lascia che io veda la verità
e possa poi toccare il giusto.

Da qui, messere, si domina la valle
ciò che si vede, è.
Ma se l'imago è scarna al vostro occhio
scendiamo a rimirarla da più in basso
e planeremo in un galoppo alato
entro il cratere ove gorgoglia il tempo.

Per me, questo testo del Banco del Mutuo Soccorso (In volo, 1972) è Doriano.

Qualche mese fa, tornando al paese a ritrovare gli amici, siamo andati a Greve dove Doriano, che ha un banco di abbigliamento e intimo, stava facendo il mercato. Erano circa 30 anni che non lo vedevo, lui si era un po' distaccato dal gruppo ed io ormai ero a Torino da anni. Ma sempre e forte era il desiderio di rivederlo.
Io in questi anni di sicuro sono cambiato molto e a stento mi avrebbe riconosciuto, allora mi sono avvicinato da solo al suo banco recitando una parte di questo testo. Doriano si è come bloccato guardandomi ma dopo una manciata di secondi si è ripreso ed ha finito i versi del Banco. Poi gli si sono illuminati gli occhi, mi ha sorriso e dopo un "maremmamaiala, Sciacqua!...." ci siamo abbracciati forte e poi ci siamo demoliti di sfottò per una decina di minuti.
Che gioia per me, 30 anni sono tanti, ma sono niente se paragonati alla profondità dell'amicizia ed a un testo di una canzone che è stata una bella cornice per i bei quadri di vita vissuti insieme.
Ciao Doriano, lascio a te decidere.


nei boschi della Panca


nei boschi della Panca


il cenacolo



vacanze in campeggio in Toscana
Piero, Marino, Riccardino, Doriano


vedi sopra. Il filosofo viene giustiziato...


Luca e Doriano


un capodanno di parecchi anni fa Massimino (Virga) e Doriano



Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.




Lenta nel tuo cigolio
stai schiacciando le mie ossa e la mia volontà
Meccanismo fatto di croci
coi tuoi fantocci attaccati
che pendono dai tuoi raggi
e girano coi tuoi ingranaggi
va...

Va la ruota va
un colpo non lo perde mai
Cambia i volti non cambia niente
lo sperma vecchio dei padri
ho urlato forte la mia rabbia
ma agonizzo anch'io anch'io

Ah ruota gigante
perché dunque mi fai pensare
se nel tuo girare
la mente poi mi frenerai

Va la ruota va
un colpo non lo perde mai
mai e va.

Luca 

1 commento:

  1. lenta nel tuo cigolio

    stai schiacciando le mie ossa e la mia volontà

    Meccanismo fatto di croci

    coi tuoi fantocci attaccati

    che pendono dai tuoi raggi

    e girano coi tuoi ingranaggi

    va...



    Va la ruota va

    un colpo non lo perde mai



    Cambia i volti non cambia niente

    lo sperma vecchio dei padri

    ho urlato forte la mia rabbia

    ma agonizzo anch'io anch'io



    Ah ruota gigante

    perché dunque mi fai pensare

    se nel tuo girare

    la mente poi mi frenerai



    Va la ruota va

    un colpo non lo perde mai

    mai e va.

    Luca

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