venerdì 13 dicembre 2013

Il baule in soffita

Nella nostra personale soffitta c'è un baule, vecchio e polveroso, pieno di bei ricordi, di storie e di racconti. Io lo sapevo che c'era. Dovevo solo farmi dare le chiavi della soffitta dai ragazzi. Entro. Antichi odori e polvere. Eccolo li il baule, in un' angolo. Tutto intorno gli oggetti di allora: il giradischi delle feste in casa di Fabio o mia o alla Tana, i dischi di Battisti, le Orme, Il Banco. I modellini della 500 rossa del Tapa, la mitica 128 di Piero, la mini di Luca. Il motorino di Marino col serbatoio ammaccato dalle sue palle. Il mazzo di carte da briscola, il tavolino di formica della casa del popolo intriso di partite interminabili.... e tante, tante altre cose.
Ho aperto questo baule ed ho ricominciato insieme a voi a ricordare... Pagine ingiallite e polverose dove sono scritti momenti di allegra spensieratezza.


Luca (Luca)
Non riesco... ad esempio a togliermi dalla mente un giorno di primavera in Barazzina.
Odori di pini, farfalle in mezzo ai respiri, pallonate alle ringhiere, ed ad un certo punto... un incredibile Sciacqua che, inaspettatamente, dal nulla, come se il mondo avesse solo bisogno di quel limpido attimo che mi è rimasto nel cervello, dando campo alla sua energia imperativamente inconcepibile, tira uno scaracchione ad un pino ( allora a portata di sputo , chiaramente ) è una cosa che guardandoli adesso , qui... sopra a me , mi fanno accorgere di quanto cazzo il tempo passi !!!
dicevo: tira sto scaracchione a questo povero pino.... e cosa fa !!! ......aspetta sotto...!!???? a portata verticale ???? che sto cacchio di sputacchione ...gli ricada in bocca !!!! non riesce a passarmi dalla testa , tutte le sante volte che penso a te, questa è l'immagine comparativa! 
Grande Carlo!


Carlo ( ante Sciacqua, post Ciarli )
I' cinquino di' Tapa. Non era una Cinquecento, era un'opera d'arte. Tenuta in modo maniacale, rossa e lucida. Il motore come un'orologio svizzero.
Quando arrivava alla Casa del Popolo Fabio scendeva dalla macchina e con un volto fiero ed orgoglioso diceva " Senti 'he minimo diobono!!! " TUP... TUP... TUP... TUP... TUP... sembrava un trattore Landini testacalda. Io non so come facesse a regolarla con un minimo così basso senza che si spegnesse. E comunque questo era l'inizio di una serie feroce di sfottò che poteva andare avanti per delle mezzore. E Luca che ogni tanto gliela voleva girare sottosopra ( e prendendola dal muso la alzava...).
Ci abbiamo fatto diversi viaggetti e giri su I' cinquino di' Tapa. Infilati dentro in quattro, a volte in cinque strizzati e ripiegati - ma allora eravamo belli secchi secchi - vetri alzati e sigarette accese a fascine, un fumo dentro da collasso cardiorespiratorio.
E a volte, spesso, partiva una anonima scureggia d'ordinanza o una loffa da assalto seguita subito dalla classica filastrocca cantata da tutti << chi ha cahato fischi sennò troia su ma' >> e giù a sfottersi e a ridere come dei deficenti.... che bello però... ho smesso di fumare ma la filastrocca me la canto spesso da solo...



a presto con altre pagine.



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